
BUONA VISIBILITA’ AUTOVELOX: I REQUISITI
La sentenza in commento dIrime una controversia incentrata sulla visibilità dell’autovelox, certificata nel verbale di contestazione, sul valore probatorio di tale certificazione e sul riparto dei correlativi oneri probatori.
Cass. civ., sez. II, ord., 22 novembre 2024, n. 30129
Buona visibilità autovelox: i requisiti.
I Fatti
Nel caso in esame, veniva contestata la violazione dell’art. 142, co. 8, c.d.s. per eccesso di velocità.
In primo grado, l’opposizione veniva accolta poiché l’autovelox non era visibile.
Veniva poi rigettato l’appello della pubblica amministrazione poiché la buona visibilità dell’autovelox è una circostanza oggetto di apprezzamento su cui il verbale non fa fede privilegiata.
La buona visibilità è, infatti requisito di legittimità dell’accertamento della violazione, ma incombe sull’opponente provare che la postazione non sia visibile adeguatamente.
Tuttavia, la pubblica amministrazione non censurava la sentenza sotto il profilo del riparto erroneo dell’onere della prova, bensì esclusivamente sotto il profilo della necessità della querela di falso per contestare l’indicazione della buona visibilità, contenuta nel verbale.
Ricorreva quindi, il Comune per cassazione.
Buona visibilità autovelox: i requisiti.
La decisione della Cassazione
Per il Collegio, il Tribunale applica correttamente al caso di specie le regole relative all’ambito oggettivo della prova fino a querela di falso del verbale di contestazione della violazione, come statuito dalle Sezioni Unite: «l’efficacia di prova legale del verbale non può estendersi alle valutazioni espresse dal pubblico ufficiale ed alla menzione di fatti avvenuti in sua presenza, che possono risolversi in apprezzamenti personali, perché mediati attraverso la occasionale percezione sensoriale di accadimenti, che si svolgono così repentinamente da non potersi verificare e controllare secondo un metro obiettivo, senza alcun margine di apprezzamento».
Infatti, sottolinea la Corte, per l’autovelox è certa solo la posizione dell’apparecchio in un certo luogo.
Viceversa, la buona visibilità è un evento che si verifica o meno in dipendenza di circostanze che ben possono mutare nell’arco del tempo e che sono valutabili entro un certo margine di apprezzamento.
Buona visibilità autovelox: i requisiti.
Ciò posto, proseguono, la censura del Comune per cui la querela di falso sarebbe necessaria per contestare l’attestazione del verbale che l’apparecchiatura era ben visibile è idonea a veicolare in appello la cognizione della questione generale, relativa alla non visibilità dell’autovelox al correlativo onere probatorio, trattandosi di una ragione che pur non specificamente fatta valere dall’appellante, tuttavia appare in rapporto di diretta connessione con quella espressamente dedotta nei motivi stessi, costituendo necessario antecedente logico e giuridico.
La Corte infatti, accoglie il secondo e terzo motivo delineati dal Comune: la verifica che l’opponente non ha assolto all’onere di provare che l’autovelox non è visibile non è impedita dalla circostanza che l’appellante non ha tratto la violazione dell’art. 2697 c.c. ad oggetto di censura specifica. Nel contesto dato infatti, la censura relativa alla necessità della querela di falso delinea che il motivo di appello è quello relativo alla non visibilità.
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Avv. Francesco Pavan