2020/10/26 2020/10/26

PRIVACY E MALATTIA DIPENDENTE: COSA SAPERE

26/10/2020|News|

Non viola la privacy del lavoratore una nota interna dell'Azienda relativa alla sua salute Per i Giudici, come già per il Garante Privacy, è fondamentale constatare che la notizia della patologia del dipendente era stata già palesata nell’ambiente di lavoro, e che la nota era una segnalazione di carattere interno mirata alla tutela della salute del prestatore di lavoro e degli utenti del servizio. (Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 16560/20; depositata il 31 luglio) I Fatti A far scoppiare il caso è una nota interna con cui viene evidenziata «l’opportunità della sottoposizione» di un dipendente «a una visita straordinaria presso il medico competente del Servizio di prevenzione e protezione di medicina del lavoro per problemi di iperglicemia» e per la conseguente terapia. La comunicazione provoca l’irritazione del lavoratore che si rivolge al Garante per la protezione dei dati personali per «lamentare l’illecita diffusione, a opera del datore [...]

2020/10/18 2020/10/18

RIPARTO DELLE SPESE CONDOMINIALI: COSA SAPERE

18/10/2020|News|

Come si può modificare il criterio di riparto della spese condominiali? Servono maggioranze particolari in Assemblea? Sul punto si è pronunciata la II Sezione Civile della Cassazione con l'ordinanza n. 16531/20; depositata il 31 luglio) Sono nulle – e impugnabili anche dal condomino che abbia votato a favore in ogni tempo - le delibere condominiali con cui vengono stabiliti o modificati a maggioranza e non all’unanimità i criteri, legali di cui all’art. 1123 c.c. o convenzionali, di riparto delle spese comuni (nella fattispecie, la Corte d’Appello aveva ammesso che la modifica del criterio di riparto potesse essere decisa a maggioranza perché non è «in via definitiva ma soltanto contingente e riferita a spese straordinarie».). La decisione La Corte richiama il precedente recente in argomento con cui si è affermato che le spese condominiali devono essere ripartite secondo il valore millesimale (si menziona Cass. n. 22573/2016, con riferimento ad un impianto [...]

2020/10/11 2020/10/11

LAVORATORE STUDENTE E PERMESSI STUDIO: COSA SAPERE

11/10/2020|News|

Un lavoratore-studente che sia fuori corso, ha diritto di avere i permessi studio dal datore di lavoro? Secondo la Cassazione l'essere fuori corso non consente i usufruire di tali permessi.   (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 19610/20; depositata il 18 settembre) I fatti A dare il ‘la’ alla vicenda è la risposta negativa dell’ente pubblico alla richiesta avanzata da un dipendente e mirata al «riconoscimento del diritto a godere di permessi straordinari e retribuiti per motivi di studio, anche oltre la durata prevista del relativo corso di studi», essendo egli studente universitario fuori corso. Il lavoratore decide di adire le vie legali per ottenere giustizia, ma, invece, i Giudici di merito corretto l'operato dell’azienda. In particolare, in Appello viene chiarito che la previsione del contratto – ‘Federcasa’, per la precisione – «non riconosce ‘permessi studio’ retribuiti anche ai lavoratori studenti cosiddetti fuori corso». Ciò significa, secondo i giudici, [...]

2020/10/05 2020/10/05

OBBLIGO DI MANTENERE I FIGLI: COSA SAPERE

05/10/2020|News|

In sede di quantificazione dell’ammontare del contributo di mantenimento dei figli dovuto dal genitore non collocatario, è necessario che il giudice osservi il principio di proporzionalità, in base al quale egli dovrà effettuare una valutazione comparata dei redditi di entrambi i genitori, oltre a tenere in considerazione le esigenze attuali dei figli ed il tenore di vita da essi goduto.   (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza n. 19299/20; depositata il 16 settembre) I fatti Il Giudice di prima istanza riduceva l’assegno di mantenimento versato dall’attuale ricorrente per i figli maggiorenni e non autosufficienti sotto il profilo economico da euro 3000,00 ad euro 1900,00, considerando la flessione della capacità reddituale del padre, dovuta alla cessazione dell’attività di lavoro. In parziale riforma della suddetta pronuncia, la Corte d’Appello di Bologna rideterminava il suddetto assegno di mantenimento in euro 1400,00. Insoddisfatto, il padre propone ricorso per cassazione, lamentando, tra [...]