Le telefonate in vivavoce possono essere prove nel processo penale

06/04/2024|News|

Le telefonate in vivavoce possono essere prove nel processo penale Nel caso esaminato dalla Cassazione, l’imputato era accusato di atti sessuali commessi a danno delle nipoti minorenni. Tra le altre prove che hanno portato alla condanna, i Giudici hanno valutato anche il contenuto confessorio della telefonata intercorsa tra l’uomo e la madre delle minori che era in vivavoce alla presenza dei Carabinieri.   Cass. pen., sez. III, ud. 10 novembre 2023 (dep. 8 marzo 2024), n. 10079 I fatti Nell'ambito di un procedimento penale per compimento di atti sessuali con minorenni, è sorta la questione dell'utilizzabilità come fondamento dell'accertamento della responsabilità dell'imputato – zio delle persone offese – delle dichiarazioni telefoniche di ammissione del fatto rese durante la fase delle indagini preliminari alla madre delle minori in vivavoce di fronte ai Carabinieri. La difesa ha lamentato infatti in Cassazione l'inutilizzabilità di tali dichiarazioni poiché rese in assenza delle garanzie previste [...]

PHISHING: POSTE ITALIANE DEVE RISARCIRE IL CLIENTE

06/03/2024|News|

PHISHING: POSTE ITALIANE DEVE RISARCIRE IL CLIENTE   La Suprema Corte si è pronunciata su un caso di truffa informatica, dovendo stabilire eventuali profili di responsabilità contrattuale del cliente che aveva comunicato a terzi i propri dati.   Cass. civ, sez. III, sent., 12 febbraio 2024, n. 3780 I Fatti Tizio aveva ricevuto una mail apparentemente proveniente da Poste Italiane con cui era stato invitato ad accedere al proprio conto tramite un link, inserendo le proprie credenziali per effettuare il cambio della password. Dopo aver provveduto, Tizio riscontrava un addebito di euro 2.900 per un'operazione mai effettuata a favore di “Anytime Paris Fra”. Tizio procedeva così a richiedere a Poste Italiane il rimborso che gli veniva negato. Si rivolgeva al Giudice di pace ma la domanda veniva rigettata. Proponeva dunque appello e il gravame veniva accolto «ritenendo che il prestatore di servizi dovesse rispondere, ai sensi del d.lgs. n. 196 [...]

Ristoratore condannato per il congelamento non appropriato dei prodotti

21/02/2024|News|

RISTORATORE CONDANNATO PER IL CONGELAMENTO NON APPROPRIATO DEI PRODOTTI I Giudici precisano che il reato non può essere escluso sulla scorta della mancanza di accertamenti e analisi tecniche, a fronte della descrizione della situazione di conservazione direttamente apprezzata dagli accertatori.   Cass. pen., sez III, ud. 9 novembre 2023 (dep. 9 febbraio 2024), n. 5672 I fatti Ricostruito rapidamente il quadro probatorio a sostegno dell’accusa, quadro poggiato sui riscontri effettuati dalle forze dell’ordine in occasione di un controllo nel locale, il titolare di un ristorante viene ritenuto colpevole per «avere detenuto, nel congelatore, prodotti alimentari deperibili in cattivo stato di conservazione e di pulizia, quali carni, semilavorati, anatre e mazzancolle, congelati in proprio o decongelati e poi ricongelati». Per i giudici del Tribunale non ci sono dubbi: ci si trova di fronte a una violazione della normativa che vieta di «impiegare (nella preparazione di alimenti o bevande), vendere, detenere per [...]

Jobs Act: per la Consulta è legittima la norma del licenziamento collettivo

26/01/2024|News|

Jobs Act: Per la Consulta è legittima la norma del licenziamento collettivo La Corte Costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 3, comma 1 e 10 d.lgs. n. 23/2015, il quale, in attuazione del c.d. Jobs Act, ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio.   Corte Costituzionale, Sent., 22 gennaio 2024, n. 7 I fatti La questione era stata sollevata dalla Corte d'Appello di Napoli che aveva censurato la disciplina dei licenziamenti collettivi in riferimento alle conseguenze della violazione dei criteri di scelta dei lavoratori in esubero. La norma prevede infatti una tutela indennitaria, compensativa del danno subito dal lavoratore, e non più la tutela reintegratoria nel posto di lavoro, in simmetria con l'ipotesi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo. La decisione della Corte Costituzionale La Corte, considerando anche i lavori parlamentari e la finalità complessiva perseguita [...]